tag:blogger.com,1999:blog-4682579107114222401.post1226902059317178051..comments2024-03-22T10:54:29.704+01:00Comments on Giorgio Salati: Recensione: A Serious ManGiorgio Salatihttp://www.blogger.com/profile/05165520850710757452noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-4682579107114222401.post-20468861245960825732009-12-17T15:13:39.839+01:002009-12-17T15:13:39.839+01:00grazie per la segnalazione, Davide!grazie per la segnalazione, Davide!Giorgio Salatihttps://www.blogger.com/profile/05165520850710757452noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4682579107114222401.post-90196757396592916062009-12-17T13:35:21.169+01:002009-12-17T13:35:21.169+01:00Ciao Joe, ti segnalo un sito carino sul quale puoi...Ciao Joe, ti segnalo un sito carino sul quale puoi contribuire con i libri, film, cd che hai usufruito. Prova a darci un occhio: <a href="http://www.scrive.it" rel="nofollow">http://www.scrive.it</a><br /><br />Io ci sono già da tempo: <a href="http://www.scrive.it/person/davide" rel="nofollow">http://www.scrive.it/person/davide</a>davidehttp://posizioneprona.wordpress.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4682579107114222401.post-47959497720519247792009-12-16T12:42:21.838+01:002009-12-16T12:42:21.838+01:00Joe, facciamo succedere questo e facciamo succeder...Joe, facciamo succedere questo e facciamo succedere quell'altro, più che la poetica dei Coen sembra la filosofia dei Vanzina.<br />Quando, poi, parlavo della non-linearità narrativa non mi riferivo certo a Fargo, che ha un racconto, anzi, estremamente lineare. Si parte da un punto e si arriverà sicurissimamente a un altro punto. È quello che sta in mezzo che lo qualifica come autentico capolavoro. Mullholland Drive è al contrario un racconto del tutto non-lineare. Per non parlare delle altre recenti pellicole di Lynch.<br />Ma questa è accademia. Direi così: che forse quello di cui tutti abbiamo bisogno è essere ancora disposti a stupirci, a guardare un'opera d'arte con gli occhi del bambino anziché quelli dell'adulto "consapevole". Per certi versi, direi che la malattia dell'uomo moderno si chiama troppa esperienza.<br />Ecco, questo sì che è un intervento superfluo.Fausto Percivalnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4682579107114222401.post-64537271735338376472009-12-16T12:05:05.746+01:002009-12-16T12:05:05.746+01:00Ciao Fausto, l'intervento non è affatto superf...Ciao Fausto, l'intervento non è affatto superfluo!<br /><br />Mi sono interrogato anch'io sul fatto che mi abbia infastidito la struttura non classica del film, mi sono chiesto: sono così conformista?<br /><br />In realtà, dei Coen l'unico che mi è piaciuto DAVVERO è Big Lebowski. Fargo mi è piaciuto abbastanza ma non da impazzire.<br /><br />Ecco, per quanto riguarda Fargo, condivido il discorso sulla non-linearità. Di meno invece su "A Serious Man": il problema è che il film è estremamente lineare. Sostanzialmente, succede sempre la stessa cosa per tutto il film. Ecco, forse mi ha infastidito la "troppa linearità" della trama. Tutto inizia quasi senza un motivo specifico, va avanti nella stessa maniera per tutto il film e finisce altrettanto senza motivo.<br /><br />Non so, se il messaggio è "niente ha senso" allora viene da chiedersi perché facciano dei film.<br /><br />In "A Serious Man" sento proprio la mancanza di voler andare a parare da qualche parte. Non ho bisogno di un film che sia proprio tutto perfettino con le regoline da film Hollywoodiano di Natale. Ma non ho percepito una vera "idea", un vero "messaggio" sotto questo film, se non "divertiamoci a far succedere di tutto a questo poveraccio". Ed è una sensazione che ho provato in altri loro film, al di là del fatto che rompano o non rompano le regole. Poi vabbe', quello che fanno lo fanno in maniera geniale, ma la sensazione è che si fermi tutto lì.<br /><br />Da questo punto di vista, preferisco di sicuro David Lynch, di cui certi film sono un enigma dall'inizio alla fine, ma di "senso" ce n'è a bizzeffe.Giorgio Salatihttps://www.blogger.com/profile/05165520850710757452noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4682579107114222401.post-15800077267287785612009-12-16T11:15:24.435+01:002009-12-16T11:15:24.435+01:00Con tutto il rispetto per l'altrui opinione, J...Con tutto il rispetto per l'altrui opinione, Joe, credo che i Coen (al di là dei gusti personali) qualcosa di importante lo abbiano già fatto. Anzi, hanno fatto diverse cose importanti. Lebowksi, ovviamente. Fargo. Il recente Burn after reading. Ma anche l'antico Barton Fink.<br />Quanto alla tua valutazione del loro ultimo film, mi permetto di farti notare che è proprio il fatto che, come tu scrivi, "manchi" qualcosa (il famoso twist of fate) a costituire la poetica dei registi americani. Non si tratta semplicemente di voler cambiare "regole" (abbiamo proprio tutto questo bisogno di altre regole?). Né di ostentare una sterile originalità fatta solo per stupire. La mancanza di senso che spesso accompagna la vita di ciascuno, l'assenza di pietas, il caos e il caso che governano le esistenze di tutti è quello che, ai miei tempi, si sarebbe definito il "messaggio". Il messaggio dei Coen - almeno nei loro ultimi due o tre film - sembra essere questo.<br />Chiudo questo mio superfluo intervento citando David Lynch, il quale ha recentemente sottolineato la sempre più crescente disaffezione del pubblico verso le narrazioni non-lineari. Tutti si aspettano determinati "archi narrativi", dice il regista, e laddove quegli archi non ci sono, il pubblico se ne lamenta. Film come Blow Up oggi sarebbero impresentabili. Impensabili. Incomprensibili. La "gente" vuole conferme, non sorprese.<br />Un saluto.Fausto Herzognoreply@blogger.com