Curiosamente, ieri sia Tito Faraci che Diego Cajelli hanno scritto a proposito di quanto sia pericoloso il traffico milanese. E personalmente concordo: andare su due ruote è un mezzo suicidio, in questa città.
Ora, immaginando che nelle altre grandi città italiane come Roma, Napoli, Palermo, Torino, la situazione non sia molto migliore (se non addirittura peggiore), mi chiedo per l'ennesima volta che cosa cavolo passi per la testa dei miei connazionali, quando superano un'auto ferma sulle strisce rischiando di stirare qualche vecchietta, quando fanno inversione contromano, quando superano in autostrada nella corsia d'emergenza. Quando si lamentano che non ci sono parcheggi e poi quando ne trovano due si mettono a metà tra uno e l'altro impedendo agli altri di parcheggiare. Uno dei pochi casi in cui sarei a favore della punizione corporale.
venerdì 14 ottobre 2011
Milano Criminale Stradale
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3 commenti:
Io non capisco perché si deve andare su due ruote a Milano quando la metro ti porta praticamente in ogni dove. E se non arriva proprio sul luogo un po' di "due gambe" non fa mai male.
E' facile autoencomiarsi e passare per patetico
ma giuro sulla mia copia de luxe di watchmen che in auto rispetto sempre il pedone
a volte fin troppo visto che mi busco delle clacsonate furiose da chi deve subire rallentamenti dal mio buon guidare
@Filippo: be', ognuno dovrebbe poter essere libero di prendere il mezzo che gli pare (soprattutto se non inquinante) senza rischiare la vita, no? La bicicletta è uno dei mezzi più salutari (fa bene anche al fisico)
@Massy: mi succede esattamente la stessa cosa. Io mi fermo sempre alle strisce per far passare i pedoni e a volte mi capita che mi suonino. Allucinante.
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