martedì 27 dicembre 2011
Come un dio
Fare lo sceneggiatore può essere esaltante: si gioca a fare Dio.
La cosa più divertente è dubitare di una mano superiore che guidi la nostra vita, e invece nelle storie che scriviamo diventare proprio quell'entità superiore che inanella gli eventi in modo che niente sia lasciato al caso, che tutto abbia una motivazione e una conseguenza, incastrando i tasselli in maniera coerente con un "disegno intelligente" che guidi le vite dei nostri personaggi.
E' divertente oliare a dovere la ruota del karma, in modo che chi dei nostri personaggi ha fatto del bene alla fine riceva del bene, e chi ha fatto del male, mal glie ne incolga. Sarebbe bello che fosse davvero così anche nella vita reale.
Però è anche divertente che ogni tanto qualcuno riesca a sfuggire alla ruota del karma. Ma solo perché l'abbiamo deciso noi, gli dei delle nostre stesse storie.
E ora scusate, vado a gettare un fulmine sulla testa di un personaggio.
P.S.: La bella illustrazione sopra è la copertOna del fumetto "Dei" di cui autori sono i cari amici e stimati colleghi Alex Crippa ed Emanuele Tenderini.
E ora godiamoci "Come un dio" dei Litfiba!
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6 commenti:
...insomma vien fuori che Dio è uno sceneggiatore, e per di più appassionato di tragedie!
Eheh! Eggià! Che Dio sia effettivamente appassionato di tragedie sembra abbastanza palese visto quello che succede nel mondo!
eh grazie della pubblicità caro Giorgio!!!! :))))) e buon anno!!!! :)))))
Altrettanto!
hai colto nel segno! mi sento coinvolto in prima persona sia dalla tua azzeccata riflessione che dal copertone di Dei...grazie e buon anno, caro!
Anche a te Alex!
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