venerdì 28 settembre 2007

Pubblicità DIY

Non ci sarebbe nemmeno bisogno di dirlo: il fumetto è in calo di lettori, ormai da parecchio tempo. Pochi giovani leggono fumetti, ed è un peccato, perché a tutt'oggi ci sono ancora molte cose da dire con l'arte sequenziale - per dirla con Eisner (Will!) -, che è tutt'ora un mezzo tutt'altro che defunto a livello creativo (ma quanti "tutt" sto mettendo? Mi pare di essere una vaporiera!).

E allora cosa posso fare oggi io appassionato di fumetti per migliorare la situazione?, vi starete chiedendo. No, in realtà non ve lo state chiedendo affatto. Se smetteste un attimo di guardare quelle foto di Jenna Jameson vi si potrebbe parlare decentemente (anche i lettori di fumetti sono fatti di carne, anche se non si direbbe).

Comunque, sarebbe in un certo senso dovere dell'appassionato lettore di fumetti cercare di migliorare le vendite del suddetto mezzo espressivo, poiché più vendite uguale più soldi uguale più qualità. Sembra un'equazione poco sensata o ingenua, ma tenete conto che quando ci sono pochi soldi si è costretti a cercare il più possibile la "commercialità", mentre quando ci sono tanti soldi c'è più possibilità, accanto alla sbobba commerciale per encefalogrammi piatti, di aggiungere storie di maggior qualità. Perché si sa, generalmente ciò che è di qualità nell'arte, dal fumetto alla musica (e io ne so qualcosa), dal cinema alla narrativa, è generalmente evitato dalla massa peggio che il virus dello scolo. Ma no, in fondo lo scolo non fa così tanto schifo alla gente quanto l'Arte. E' pur sempre una malattia venerea, e per un paio di tette si farebbe di tutto, compreso acquistare un'automobile che non si capisce cosa c'entri con le tette ma se ce le mettono nella pubblicità vuol dire che se compro l'auto tromberò come un riccio, dico bene?

Tornando al fumetto. Certo, il massimo è quando si riesce a ottenere commercialità insieme a qualità, o meglio ancora quando la qualità "fa tendenza" diventando automaticamente commerciale (da questo punto di vista in Francia sono messi meglio di noi).

A parte tutto questo indigesto pistolotto, ecco il nocciolo della questione: l'appassionato lettore di fumetti dovrebbe FARSI VEDERE a leggere fumetti. Nessuna pubblicità è migliore del passaparola o della curiosità. Mettetevi a leggere fumetti sui mezzi pubblici e qualcuno che facendo finta di niente allungherà il naso incuriosito lo troverete. Non vergognatevi di farvi vedere davanti a tutti col vostro Topolino o il vostro Dylan Dog o il vostro cartonato di Bilal. Anzi, siatene fieri. Esibiteli con orgoglio e soddisfazione. VOI avete il vostro quarto d'ora/ora/giornata di divertimento, avventura, e perfino riflessione (il tanto vituperato uso della calotta cranica!). VOI avete qualcosa che gli altri tristi passeggeri del globo terracqueo non hanno.

La curiosità genera curiosità. Fate venir voglia agli altri, quando passano in edicola a comprare il biglietto dell'autobus, di comprare quel mucchietto di carta che ha visto divorare con godimento da un tizio per strada, o a scuola. Ne guadagnerete anche voi. Se il vostro fumetto preferito aumenterà le vendite state certi che le redazioni potranno permettersi gli sceneggiatori migliori, tentando anche magari qualche piccolo esperimento.

Per chi sa di cosa sto parlando, ricordatevi che con l'enorme successo di PK e di Witch, la Disney ha tirato fuori una delle migliori perle del fumetto italiano, ossia MMMM. Altissima qualità e bassissime vendite, come succede sempre quando c'è qualcosa di veramente valido che l'arte partorisce.

Ma quando le vendite sono basse e i soldi sono pochi, col cavolo che si producono fumetti di nicchia.

Giorgio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Per caso sei stato ispirato dall'articolo su uno degli ultimi “Io Donna” (l'inserto del Corriere della Sera) che parla delle “graphic novel”? Seguita da una tristissima intervista a 2 fratelli che ne hanno scritta una...
Se non c'entra niente con la tua riflessione e vuoi leggerlo posso mandartelo scansionato!
Ciao
Anna

Giorgio Salati ha detto...

Per mia fortuna non sono fruitore di quella rivista... però mi hai incuriosito!

Giorgio

P.S.: rileggendo ora il mio post, mi pare di leggere un intervento lapalissiano alla Alberoni... il fatto è che spesso ci si dimentica anche delle cose più ovvie, per cui a volte è bene ribadirle!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
Sito Ufficiale della Campagna Nazionale Giu Le Mani Dai Bambini