
Ciò che viene narrato nella Bibbia alle volte offre interessanti spunti di riflessione. Anche esulando dal fatto che per molti è un testo sacro, alcuni passaggi danno da pensare.
Prendiamo la storia di Adamo ed Eva. Non sono un esegeta, però ho la mia personale interpretazione.
Tutti pensano che quella mela che Dio proibisce ad Adamo ed Eva di cogliere sia la metafora di un peccato. Proprio così! Anche i cristiani credono nelle metafore! Non sono tutti così ottusi da pensare che se non c'è scritto nella Bibbia allora l'uomo non può avere un comune antenato con la scimmia!
Ma torniamo alla mela. Per qualcuno rappresenta il peccato supremo: l'omicidio. Per altri la lussuria, il tradimento.
Io la vedo in maniera diversa. Magari scoprirò che questa cosa è già stata detta da mille biblisti. Non frequento molto l'ambiente, quindi non saprei.
Comunque, ecco come la vedo io: l'essere umano, prima di cogliere quella "mela", viveva nell Eden, il Paradiso Terrestre. Un mondo perfetto, incontaminato, pulito. Poi l'essere umano ha modificato questo equilibrio. Ha colto la mela. E il Paradiso Terrestre è finito.
L'essere umano non si è interrogato sulle conseguenze del suo gesto: semplicemente voleva assaggiare quella mela, gustare il piacere del dolce nettare di quel frutto, e per farlo ha spezzato qualcosa nell'equilibrio del Paradiso Terrestre.
E quindi lavorerai con sudore, partorirai con dolore, e bla bla bla...
Ma la cosa che continua a ronzarmi in testa è che il gesto di cogliere la mela non sia altro che una metafora dello sconsiderato atteggiamento di superiorità dell'Uomo verso la Natura, la sua noncuranza verso le conseguenze per il proprio semplice comfort: inquinare per poter viaggiare comodi, estinguere specie animali per cibarsene, eccetera.
Be', io credo che questo sia il vero peccato originale dell'uomo, perché non comprende UN essere umano, ma coinvolge l'Umanità intera. Che si creda a una Natura donata da Dio all'Essere Umano, o che si creda a una Natura pre-esistente e indipendente da un'esistenza divina, l'episodio della mela biblica porta in sé una lezione importante, che non impareremo MAI (la Bibbia esiste da qualche annetto, mi dicono): piegare la Natura al proprio volere come Adamo fa col ramo di quel melo, spezzare quel legame tra l'essere vivente e l'albero della Vita, è la causa della fine di quel Paradiso terrestre che sarebbe stata la Terra se solo l'uomo non si sentisse così onnipotente.
Ehi, un momento! E il Serpente? Che cosa rappresenta il Serpente in questa interpretazione?
Non ne ho idea. La prima cosa che mi viene in mente, pensando a un serpente, è la Paura. Non so se questo abbia un senso all'interno della mia interpretazione dell'espisodio biblico, magari a qualcuno di voi viene in mente qualcosa.