venerdì 10 febbraio 2012
Assorto
Qualcuno prima o poi mi menerà, lo so. Quando sono assorto a pensare a un soggetto, spesso non mi accorgo di molte cose. Ad esempio, sono in metropolitana e fisso qualcuno in faccia. Ma non lo sto guardando davvero, in realtà sto "vedendo" la storia, e il caso ha voluto che davanti ai miei occhi ci fosse qualcuno.
L'altra sera mentre pensavo a come risolvere una storia, mi sono accorto che stavo fissando il display del cellulare di una tizia che stava scrivendo un messaggio. Non so perché. Forse ero attirato dalla luce del display, ma in realtà non stavo affatto leggendo il suo messaggio.
Ma se si fosse voltata e mi avesse detto "Perché non si fa gli affari suoi?" che cosa le avrei potuto rispondere? Mi scusi, stavo pensando a Basettoni?
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4 commenti:
E' un mestiere pericoloso anche questo, dunque... la stessa cosa succede a chi, come me, disegna: viene naturale osservare il mondo che ti circonda. A volte mi capita in bus o in treno di osservare quasi inconsciamente persone con, ad esempio, volti molto caratterizzati: se dovessero girarsi di scatto e dentro di sé chiedersi con sguardo indagatorio e stizzito "che diavolo vuole questo?!", io dentro di me ora ho una risposta...
"Basettoni". :-)
E comunque quelli che messaggiano in metro con cellulare se ne facciano una ragione: sanno al 100% che qualcuno involontariamente butterà l'occhio sul loro display, è matematicamente certo. E' colpa loro, non di chi accidentalente osserva il display.
hahahaha
i rischi del mestiere
E' un mestiere pericoloso, si sa!
Sarebbe stata un ottima risposta!
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