Non so se capita anche ad altri sceneggiatori, ma ho - soprattutto in periodi di lavoro intenso - una strana deformazione professionale.
Capita di sentire qualcuno raccontare la trama di un film o di un libro al passato. "Poi Sherlock Holmes è saltato dalla finestra, si è tuffato nel Tamigi e Watson l'ha recuperato con la barca". Questa cosa spesso mi dà fastidio. Uno sceneggiatore lo riconoscerete perché la trama di un film ve la racconterà al presente: "Sherlock Holmes poi salta dalla finestra", ecc. Per forza: i soggetti si scrivono al presente, e uno sceneggiatore impara che un film va raccontato in quella maniera.
La cosa strana però è che non mi succede solo coi film, ma anche con la vita reale. A volte mi capita di raccontare un fatto che mi è successo al presente: "Poi Tizio mi telefona e dice che sta arrivando anche Caio".
E il peggio è che capita che mi infastidisca sentire qualcuno che racconta al passato: "Poi Tizio mi ha chiamato e mi ha detto...". Come se raccontare un evento passato al passato sia sbagliato.
Ecco, quando mi accorgo di essere infastidito da queste cose, capisco che è il momento di una vacanza.
mercoledì 5 maggio 2010
Tempo presente
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento