Non l'ordine, ma il caos è alla base della creatività.
Dall'ordine asettico non può nascere nulla, mentre la vita nasce dal caos, come nella mitologia norrena il primo essere vivente, il gigante Ymir, nacque nel caos primordiale del Ginnungagap (sì, sono andato a controllare su Wikipedia, se ve lo state chiedendo).
Allo stesso modo, il rimescolamento delle idee, gettare il sasso dell'imprevisto nel lago dell'immaginazione, è il modo migliore per generare un'opera creativa. Ma anche una qualsiasi altra opera d'ingegno: un'invenzione tecnologica, una formula chimica...
Il Big Bang. Il caos, o il caso - non per niente anagrammi - sono alla base di ogni creazione. Della vita.
Ciononostante, mentre nella mia mente il caos è condizione costante, naturale, all'esterno la situazione dev'essere di silenzio e ordine, altrimenti fatico a creare... Mi farei attirare dal disordine esterno, faticando a concentrarmi su quello interno.
lunedì 11 maggio 2009
Creare dal caos
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6 commenti:
Per quanto non sia spesso intento in procedimenti creativi, ammetto di ritrovarmi abbastanza almeno nella parte finale del tuo discorso: il caos esterno è decisamente un deterrente quando si cerca di partorire qualcosa.
Talvolta, diventa addirittura un'ossessione (come il rubinetto che perde per Paperino).
eheh io stesso ho scritto una storia con Paperino sull'ossessione del telefono del vicino... chissà quando esce!
...e mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
Ciao
Giorgio
ammazza che citazione colta! bravo!
reminiscenze scolastiche
Giorgio
Quando inizio un'illustrazione faccio sparire ritagli, schizzi, appunti e trucioli di colore del lavoro precedente. Solo dopo aver fatto ordine mi sento libera di tirar fuori nuovo caos, nel mio piccolo studio scalcinato, all'ultimo piano di una vecchia casa da dove vedo solo paesaggi lontani, dove esisto solo io, con gli odori delle cose che uso io e dove interrompo la concentrazione quando e come voglio io!
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