mercoledì 11 febbraio 2009

Status Novel


Non sono un fan di FaceBook. Ma ne sono rimasto intrappolato prima che diventasse una moda, e senza né amarlo né odiarlo, prendendolo per quella perdita di tempo che è, sto provando a "giocarci" un po'.

Chi bazzica i social network, saprà che c'è la possibilità di aggiornare in tempo reale il proprio "stato", nel senso che si può scrivere che cosa si sta facendo in quel momento, e gli altri utenti lo sapranno. Detta così sembrerebbe un'idiozia, ma mi ha prestato il fianco per un piccolo esperimento che sinceramente non so come andrà a finire: la "Status Novel".

Significa che ogni giorno, invece di scrivere che cosa sto facendo in quel momento, scrivo una frase che sia coerente all'interno di una narrazione "romanzata", raccontata in prima persona. E così, invece di comunicare al mondo che mi sto grattando il mento o che sto mangiando una cipolla, scrivo - ad esempio - che sono legato in un luogo buio e sto cercando di capire perché mi trovo lì.

Non sono pagato da Facebook per renderlo più interessante e invogliare altre persone a registrarsi, è solo un piccolo esperimento, pertanto copio qui di seguito gli "status" pubblicati finora, e prossimamente aggiornerò la lista, in modo che chi di Facebook non glie ne potrebbe fregare di meno, può ugualmente sapere come procede.

Joe si sveglia. Gli duole la testa. Dove si trova?

Joe si guarda intorno. E' troppo buio ma sente puzza di marcio.

Joe si accorge di avere mani e piedi legati. Deve trovare un modo di liberarsi.

Joe cerca di liberarsi ma i lacci intorno a polsi e caviglie si stringono ancora di più.

Joe legato in un luogo buio, umido, freddo e odorante di marcio, si mette a gridare, in preda al panico.

Joe torna ad avere lucidità. Deve liberarsi. Tasta intorno per cercare qualche oggetto utile.

Joe cercando nelle proprie tasche trova un accendino. Lo accende.

Joe alla luce dell’accendino scopre un cadavere a pochi centimetri dalla sua faccia. Si mette a gridare.

Joe ha appena scoperto un cadavere alla sua sinistra. Si guarda intorno. A destra: un finestrino. Sotto: un sedile. Davanti: uno schienale.

Joe muovendosi a fatica illumina intorno con l’accendino. Ecco cosa vede: un aereo pieno di cadaveri.

Joe spegne l’accendino per non sprecare gas e pensa al da farsi. Trema per il freddo e la paura.

Joe è al buio in un aereo pieno di cadaveri. E’ terrorizzato ma lo sarebbe di più accendendo l’accendino e rivedendo quegli occhi ribaltati.

Joe ha deciso: deve liberarsi. Con l’accendino scioglie i lacci di plastica che lo legano. Una goccia di plastica fusa gli ustiona la mano.

Joe è finalmente slegato. Mettendo i piedi giù dal sedile scopre che il pavimento è coperto da 10 cm d’acqua.

Joe confuso, coi piedi a mollo, guarda fuori dall’oblò dell’aereo. E’ buio, ma con un po’ di fatica riesce a mettere a fuoco.

Joe ha capito dove si trova l’aereo: a mollo nel mare, di notte. Capisce di essere VERAMENTE nella merda.

Joe , tra i cadaveri, in un aereo che galleggia in mezzo al mare, di notte, si chiede come ha fatto a finire in quel casino. Non ricorda nulla.

Joe a tentoni cerca il salvagente sotto il sedile. Lo trova, ma trova anche una pistola.

Joe indossa il giubbotto di salvataggio. Si chiede che cosa ci facesse anche una pistola sotto il sedile.

Joe mette via la pistola e decide di cercare nell’aereo qualcosa che lo aiuti a uscire da quel casino. Usa l’accendino per farsi strada.

Joe passando davanti al cadavere del vicino di sedile si accorge che ha un buco in testa. E che è il pilota dell'aereo.

Joe ipotizza che la pistola trovata sotto il sedile sia del pilota morto: dev’essersi suicidato. Ma perché vicino a lui?

Joe illuminando con l’accendino si aggira per l’aereo semi-allagato. Tutti i passeggeri sono morti con la mascherina dell’ossigeno addosso.

Joe si sposta verso la cabina dell’aereo: il gas dell’accendino sta finendo e deve trovare qualcosa per far luce.

Joe vicino alla cabina di pilotaggio trova uno scomparto nella parete. Lì cercherà qualche oggetto utile. Ma l’accendino si spegne di colpo.

[continua]


Sinceramente, non so bene dove andrà a parare né quanto durerà. Mi sono imposto di non prepararmi qualcosa prima ma di far progredire la storia di volta in volta, sperando che gli altri utenti collegati a me partecipino - come qualcuno sta facendo - dandomi consigli e impressioni. Questo non è solo il MIO "status novel": le altre persone commentando gli status possono imprimere qualche cambiamento alla storia, anche se qualche vaghissima idea su quale potrebbe essere la spiegazione di tutto ce l'ho... ma potrebbe cambiare. Una cosa è certa: visto il metodo "libero" che ho adottato, alla fine ci saranno sicuramente parecchie incongruenze... ma fa parte del gioco.

Insomma, col tempo vedremo dove mi porterà questo piccolo esperimento... Magari da nessuna parte! Magari mi stancherò fra due giorni e la cosa naufragherà... vedremo!

Giorgio

3 commenti:

S ha detto...

Complimenti per l'idea!
Attendo gli aggiornamenti (non sono iscritto a Facebook).
Ciao

Giorgio Salati ha detto...

Grazie! Vedremo cosa succederà...

Anonimo ha detto...

Bella idea,
la sto seguendo in diretta su Facebook e mi sta prendendo molto.

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