giovedì 5 marzo 2009

Status Novel - 2


Questo post per aggiornarvi su come sta andando la "status novel", ossia la storia a brevi frasi che di giorno in giorno sto sperimentando sullo "status" di Facebook.

In grassetto le frasi nuove rispetto al precedente post di circa un mese fa.


Joe si sveglia. Gli duole la testa. Dove si trova?

Joe si guarda intorno. E' troppo buio ma sente puzza di marcio.

Joe si accorge di avere mani e piedi legati. Deve trovare un modo di liberarsi.

Joe cerca di liberarsi ma i lacci intorno a polsi e caviglie si stringono ancora di più.

Joe legato in un luogo buio, umido, freddo e odorante di marcio, si mette a gridare, in preda al panico.

Joe torna ad avere lucidità. Deve liberarsi. Tasta intorno per cercare qualche oggetto utile.

Joe cercando nelle proprie tasche trova un accendino. Lo accende.

Joe alla luce dell’accendino scopre un cadavere a pochi centimetri dalla sua faccia. Si mette a gridare.

Joe ha appena scoperto un cadavere alla sua sinistra. Si guarda intorno. A destra: un finestrino. Sotto: un sedile. Davanti: uno schienale.

Joe muovendosi a fatica illumina intorno con l’accendino. Ecco cosa vede: un aereo pieno di cadaveri.

Joe spegne l’accendino per non sprecare gas e pensa al da farsi. Trema per il freddo e la paura.

Joe è al buio in un aereo pieno di cadaveri. E’ terrorizzato ma lo sarebbe di più accendendo l’accendino e rivedendo quegli occhi ribaltati.

Joe ha deciso: deve liberarsi. Con l’accendino scioglie i lacci di plastica che lo legano. Una goccia di plastica fusa gli ustiona la mano.

Joe è finalmente slegato. Mettendo i piedi giù dal sedile scopre che il pavimento è coperto da 10 cm d’acqua.

Joe confuso, coi piedi a mollo, guarda fuori dall’oblò dell’aereo. E’ buio, ma con un po’ di fatica riesce a mettere a fuoco.

Joe ha capito dove si trova l’aereo: a mollo nel mare, di notte. Capisce di essere VERAMENTE nella merda.

Joe , tra i cadaveri, in un aereo che galleggia in mezzo al mare, di notte, si chiede come ha fatto a finire in quel casino. Non ricorda nulla.

Joe a tentoni cerca il salvagente sotto il sedile. Lo trova, ma trova anche una pistola.

Joe indossa il giubbotto di salvataggio. Si chiede che cosa ci facesse anche una pistola sotto il sedile.

Joe mette via la pistola e decide di cercare nell’aereo qualcosa che lo aiuti a uscire da quel casino. Usa l’accendino per farsi strada.

Joe passando davanti al cadavere del vicino di sedile si accorge che ha un buco in testa. E che è il pilota dell'aereo.

Joe ipotizza che la pistola trovata sotto il sedile sia del pilota morto: dev’essersi suicidato. Ma perché vicino a lui?

Joe illuminando con l’accendino si aggira per l’aereo semi-allagato. Tutti i passeggeri sono morti con la mascherina dell’ossigeno addosso.

Joe si sposta verso la cabina dell’aereo: il gas dell’accendino sta finendo e deve trovare qualcosa per far luce.

Joe vicino alla cabina di pilotaggio trova uno scomparto nella parete. Lì potrà trovare qualche oggetto utile. Ma l’accendino si spegne di colpo.

Joe a tentoni nel buio apre lo scomparto e fruga dentro. Tra le altre cose trova una torcia elettrica. La accende.

Joe accendendo la torcia vede che cosa aveva toccato dentro il vano al buio: un gigantesco ragno peloso e cangiante. Che corre verso di lui.

Joe cerca di schiacciare con la porta dello scomparto l’ENORME ragno, che però è troppo veloce. L’aracnide gli salta sul petto.

Joe con la torcia si stacca dal collo il ragno, che cade sulla testa del cadavere di un passeggero. Joe estrae la pistola raccolta poco prima.

Joe senza pensarci spara al ragno a distanza ravvicinata, trapassando anche il cranio del cadavere. Zampette e pezzi di cervello ovunque.

Joe dopo aver spappolato il ragno si sente più reattivo. Si trova in un aereo che galleggia in mezzo al mare. Deve capire come salvarsi.

Joe illumina l’acqua in cui i suoi piedi sono immersi. Nota un’evanescente scia di sangue che si espande verso la cabina.

Joe seguendo la chiazza di sangue arriva in cabina e trova il copilota e due hostess. Sgozzati. Che sia stato un dirottatore?

Joe è inorridito dai cadaveri sgozzati ma deve concentrarsi sui comandi in cabina. Quale sarà la radio?

Joe prova ad azionare diversi pulsanti, ma niente sembra funzionare. Chiamare i soccorsi sembra impossibile. Poi, dietro di sé sente una voce.

Joe ha sentito un rantolo dietro di sé. Battito accelerato. Si volta. È una delle hostess: è ancora viva.

Joe cerca in qualche modo di soccorrere l’hostess. Le tampona lo squarcio nel collo con un fazzoletto, che però si riempie subito di sangue.

Joe legge il nome che l’hostess ha appuntato sul petto: MELANIA. Hai i capelli rossi ed è bella. Nei suoi occhi verdi si può scorgere l’ORRORE.

Joe vede le sue mani riempirsi del sangue di Melania, e il terrore si impossessa di lui. Come salvarla? Come salvarsi? Chi è stato, e perché?

Joe capisce che l’hostess morente vorrebbe comunicare qualcosa. Lo guarda smarrita. Bocca aperta, occhi svuotati... Poi sembra riconoscerlo.



[continua]


E intanto anche a qualcun altro è venuta voglia di provare a inventarsi una storia nello stesso modo, leggerò con interesse!

Giorgio

1 commento:

Giangidoe ha detto...

Beh, io questa seconda parte (come già la prima) le ho potute apprezzare in "tempo reale", giorno per giorno...
;)

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