Ogni tanto mi capita di fare lavori meno "creativi" rispetto a scrivere soggetti, sceneggiature o racconti, come ad esempio redigere notiziole e quiz per la Settimana Enigmistica o recentemente la traduzione di un fumetto americano (saprete tutto al momento opportuno).
Mi rendo conto che questi lavori pur meno "autorali" hanno la loro utilità anche per il mio lavoro di scrittore. Perché mi danno sempre spunti per le mie storie, e poi mi aiutano a "decongestionare", "ossigenare" il cervello, dargli un po' di tregua dalla foga creativa, lasciargli il tempo di "ricaricarsi" con nuove idee e spunti.
Consiglio a tutti quelli che fanno il mio lavoro di variare un po' facendo anche qualcosina di meno creativo o remunerativo e magari più ripetitivo: ridà la giusta dimensione alla scrittura, restituisce il gusto che ogni tanto, sempre di corsa a inventarsi qualcosa che faccia funzionare le nostre storie in tempo per le scadenze, rischiamo di perdere.
giovedì 8 aprile 2010
Ossigenando il cervello
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2 commenti:
Rientra nelle attività ossigenanti anche scervellarsi su LOST?
Beh, se si, vienimi a trovare che nell'ultimo post si tira in ballo anche uno spoiler "marvelliano" ;)
Corbezzoli! È proprio vero, Giorgio! ;-)
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